artificiali per pescare le seppieimmagini prese dal video di pesca: "Pescare le seppie dalla barca - catch & grill" copyright Gudoterror TV 2018
video di pesca: Pescare le seppie dalla barca, eging in alto Adriatico.

Seppie! per questa nuova avventura della Gudoterror usciremo in barca nel nostro golfo a caccia di cefalopodi. Nel video vi mostreremo come pescare le seppie e vi spiegheremo come preparare un ottimo piatto di seppie in sughetto con la polenta. In questo nuovo video di pesca vi mostreremo come pescare a eging dalla barca con attrezzatura da spinning, utilizzando gli artificiali per una battuta di pesca sotto le falesie della costiera triestina, sotto il castello di Duino e nel golfo di Monfalcone/Trieste.

Le cose cominciano a farsi serie! E’ primavera e stiamo ancora aspettando il momento propizio di mangiarci un bel piatto di seppie in sughetto all’ istriana con la polenta. Io e Sic ci organizziamo con la vecchia Gudoboat per un’ uscita sotto le falesie di Duino, più precisamente sotto il sentiero Rilke. Questa zona ora è diventata parco naturale e non ci si può avvicinare troppo, bisogna rimanere all’ esterno delle boe posizionate come segnaletica. Ai tempi delle riprese di questo video di pesca non c’ era ancora nessuna limitazione.

paola

come pescare le seppie
immagini prese dal video di pesca: “Pescare le seppie dalla barca – catch & grill” copyright Gudoterror TV 2018

Abbiamo pescato ad eging dalla barca con le classiche totanare da 2,5, principalmente color arancione o testa rossa, con attrezzatura da

come pescare le seppie
immagini prese dal video di pesca: “Pescare le seppie dalla barca – catch & grill” copyright Gudoterror TV 2018

spinning. Lo spinning è stata la chiave di svolta per questo tipo di pesca. Ricordo infatti  che, negli anni ’80 e ’90 quando pescavo le seppie con mio padre, si trovavano in commercio solo le vecchie totanare per calamari o dei cestelli con un’ ago dove inserire una sarda. Quei pochi che si dedicavano a questo tipo di pesca lo facevano a mano con delle “togne” usando nylon di diametro molto spesso (0,30/0,35 almeno) per evitare aggrovigliamenti, si pescava infatti con almeno due lenze (una per mano). Ora in commercio si trova di tutto, forse troppo, ed  è nata la moda dell’ eging. Egi, tataki, artificiali da traina, insomma per seppie e calamari è stato importato dal lontano oriente un’ universo di esche e di attrezzature.

Ma entriamo nel vivo: Come si pescano le seppie?

artificiali per pescare le seppie
immagini prese dal video di pesca: “Pescare le seppie dalla barca – catch & grill” copyright Gudoterror TV 2018

La seppia si avvicina durante la primavera alle coste per la riproduzione, non appena l’ acqua inizia a scaldarsi uscendo dall’ inverno. In questo periodo l’ azione di pesca migliore la si ha dalla barca, pescando a scarroccio con attrezzatura da spinning. Parliamo prima di tutto di artificiali.  Le classiche totanare, che oggi vengono chiamate Egi (da qui il nome della tecnica: eging), sono vendute in varie dimensioni, colori e fatte con materiali diversi, dalla stoffa alla balsa. Le dimensioni standard sono da 2/2,5/3/3,5/ 4 ecc. ma attenzione a non confondere le dimensioni con la grammatura. In linea di massima un egi del 2 avrà circa 6 cm di lunghezza, uno del 3 avrà 9 cm, ecc. si tratta di moltiplicare la misura per 3 per trovare le sue effettive dimensioni in cm. La misura più venduta e quella che utilizziamo anche noi nel 90% dei casi è quella del 2,5, 7,5 cm per poco più di 15 grammi.

Una costante della pesca alla seppia è quella di pescare raschiando il fondo, neanche da dire che gli incagli saranno all’ ordine del giorno.

come pescare le seppie
immagini prese dal video di pesca: “Pescare le seppie dalla barca – catch & grill” copyright Gudoterror TV 2018

La scelta degli artificiali da utilizzare è sempre molto personale, è dettata dall’ esperienza del singolo, dalle zone di pesca, dal tipo di fondale, dalle batimetriche e dalla quantità di luce. Nel nostro golfo, con una profondità media di 6/8 metri e fondale sabbioso, noi peschiamo principalmente con artificiali del 2,5 e come colorazione avremo sempre una buona scorta di arancioni, testa rossa, ma anche qualche verde e blu. Piccola parentesi prezzi: non abbiamo notato grandi differenze di catture tra un artificiale “di marca” e un artificiale economico. Certo, è ovvio che quelli di marca, molte volte sono fatti con materiali migliori, durano di più, ma ricordatevi che quando li incaglierete (e incaglierete!) perdere un paio di artificiali da 1 € non è la stessa cosa di perderne un paio da 10 €.

artificiali per pescare le seppie
immagini prese dal video di pesca: “Pescare le seppie dalla barca – catch & grill” copyright Gudoterror TV 2018

La maggior parte degli egi hanno delle parti fluorescenti che se illuminate di giorno lasciandole al sole, e di notte con l’ aiuto di una pila, ci daranno qualche chanche in più soprattutto con acque velate, luce scarsa e di notte. L’ apparato visivo delle seppie è molto sviluppato e riescono a vedere molto bene anche a distanza. Tutto quello che ci aiuterà ad essere più attrattivi sarà quindi un punto in più a nostro favore. Un altro piccolo trucchetto che possiamo svelarvi è che le seppie hanno sviluppato anche altri sensi, come ad esempio la percezione della temperatura. I pesci solitamente riescono a mantenere una temperatura leggermente superiore all’ acqua in cui si trovano e le seppie, come altri predatori sono in grado di percepire questa differenza. Un buon trucco quindi è quello di lasciare qualche minuto gli artificiali sotto il sole in modo da riscaldarli.

Diciamo che quindi per una migliore azione di pesca e per ottenere migliori risultati le variabili che dovremo considerare sono: peso e dimensioni, colorazioni in base alle condizioni di fondale e luce, elementi fluorescenti, calore.

come pescare le seppie
immagini prese dal video di pesca: “Pescare le seppie dalla barca – catch & grill” copyright Gudoterror TV 2018

Altro elemento di fondamentale importanza è il movimento dell’ esca sotto acqua. Le seppie, essendo predatori, sono attirate dal movimento, in parole povere sono molto più propense ad attaccare un artificiale che si muove come un pesciolino in difficoltà o un gamberetto che scappa, piuttosto che un pezzo di plastica che si trascina sul fondo. La pesca dalla barca avviene sfruttando lo scarroccio/deriva della stessa.

come pescare le seppie
immagini prese dal video di pesca: “Pescare le seppie dalla barca – catch & grill” copyright Gudoterror TV 2018

Avremo quindi a nostro favore che l’ artificiale sarà sempre in movimento e il moto ondoso lo animerà in modo casuale sotto acqua. Ma non basta, ogni tanto ricordiamoci di dare qualche bel strattone prendendo la canna in mano, tirandola verso di sé. Sta proprio qui la bravura e l’ esperienza del pescatore, che con un po’ di pratica riesce a trovare la giusta combinazione tra quantità di “strappate”, tempo tra una e l’ altra e la forza da imprimere. Da riva la pesca è più complessa e al pescatore viene richiesta una maggiore attenzione al ricreare il movimento sotto acqua recuperando continuamente perché viene a mancare il movimento della barca. Lo “stop & go” è il momento topico in cui vedremo la maggior parte delle abboccate, capiremo di aver catturato la nostra preda quando avvertiremo un peso anomalo. A quel punto dobbiamo recuperare lentamente per non rischiare di rompere i tentacoli con cui si è agganciata al cestello ma dobbiamo anche fare in modo che il recupero sia costante senza mai perdere la tensione, in caso contrario la seppia si staccherà e ci saluterà con una nera pernacchia.

Parliamo ora un po’ di attrezzatura.

come pescare le seppie
immagini prese dal video di pesca: “Pescare le seppie dalla barca – catch & grill” copyright Gudoterror TV 2018

L’ evoluzione di questa pesca in Italia ha cambiato molto l’ approccio di molti pescatori. Siamo passati dal pescare con lenze “a mano” con fili di nylon di diametro generoso a canne da spinning dedicate a questo tipo di pesca armate di filo trecciato. Le canne migliori hanno misure che vanno dai 2,10 m ai 2,50 m ad azione progressiva. E’ importante infatti che le canne non siano troppo rigide per evitare di strappare il mollusco durante le operazioni di recupero. Meglio quindi se azione rigida ma con punta sensibile. Stiamo parlando della migliore combinazione eh, ma in realtà credetemi che con qualsiasi canna da spinning economica riuscirete comunque a fare delle belle pescate. Mulinello dedicato allo spinning, un 2000/2500 andrà più che bene. In molti preferiscono usare il trecciato (soprattutto se pescano da riva per avere maggiore raggio di azione e raggiungere distanze maggiori), nel mio caso preferisco utilizzare del monofilo in nylon dello 0,25 di diametro. Ma è una mia personalissima opinione. Nonostante il trecciato permetta una maggiore sensibilità non compensa in modo ottimale le “pompate” durante il recupero della preda e si rischia di strappare i tentacoli e perdere la seppia. Si può ovviare utilizzando il trecciato combinato ad una canna ad azione morbida. Bisogna secondo me infatti trovare il giusto compromesso che permetta di avere sensibilità (e quindi rigidezza) nella fase di abboccata ma anche elasticità (e quindi morbidezza) nella fase di recupero.

Come costruire la lenza per pescare le seppie

come pescare le seppie
come pescare le seppie

Costruire la lenza per pescare le seppie è molto semplice. Pescheremo con un trave dello 0,25 che terminerà con una girella alla quale collegheremo un piombo il cui peso varierà a seconda della velocità dello scarroccio. Una velocità ottimale è di 0,2/0,5 nodi e pescheremo con piombi da 20/25 grammi. Al trave collegheremo un bracciolo che terminerà anch’ esso con una girella alla quale agganceremo il nostro egi. Siccome dovremo pescare mantenendo il contatto con il piombo, per evitare di incagliare continuamente in presenza di fondale roccioso o che presenti concrezioni di vario tipo, il bracciolo sarà posizionato a circa 20 cm dal piombo, la lunghezza del bracciolo andrà da 1 a 3 cm massimo. Il trucco sta nel collegare il bracciolo al trave calcolando che la lunghezza del bracciolo, più quella dell’ artificiale, deve essere minore di qualche centimetro della distanza tra il nodo di giunzione del bracciolo al trave e il piombo finale. E’ possibile pescare anche con più di un artificiale alla volta ma la maggior parte delle abboccate l’ avremo sull’ artificiale più attaccato al fondo.

Come si cucinano le seppie?

come cucinare le seppie
immagini prese dal video di pesca: “Pescare le seppie dalla barca – catch & grill” copyright Gudoterror TV 2018

Ora che abbiamo capito come pescare le seppie è venuto il momento di metterci all’ opera e di guardare il nostro video “Come pescare le seppie dalla barca – Catch & grill” con entusiasmanti riprese subacquee che ci mostreranno i nostri amici cefalopodi da un punto di vista inconsueto. Vedremo tutte le tecniche per pescare seppie e calamari nel Golfo di Trieste, sotto il castello di Duino. Un documentario di pesca emozionante pescando sotto le falesie della costiera triestina praticando l’ eging. Non perdete poi il finale del video dove la nostra Paola chef ci mostrerà come cucinare le seppie in sughetto con la polenta, tipico piatto della nostra zona, assolutamente da leccarsi i baffi. La ricetta è talmente buona che anche il blog di Giallo Zafferano ha pensato di riproporla con questa ricetta targata Gudoterror.

E non perdete la puntata di Matteo de Falco nel suo programma Passione Artificiale (Pesca Tv, sky can. 236) ospite della Gudoterror a pesca di cefalopodi nel Golfo di Trieste.

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Vi lasciamo qui sotto una gallery  di alcuni scatti realizzati dal sentiero Rilke, un percorso che potete raggiungere dalla città di Duino o di Sistiana, una della passeggiate più belle e suggestive che si affacciano sul golfo di Trieste, a picco sul mare. Il sentiero prende il nome dal poeta R.M. Rilke che, ospite al Castello di Duino, all’ inizio del secolo scorso, come già lo era stato Dante prima di lui, compose le sue celeberrime “Elegie Duinesi”.

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AVVERTENZE:
Testo e foto: Alex Puntin
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