Lotta al Bracconaggio ittico 2.0 – dalle parole ai fatti. Si è tenuta a Gonzaga (MN) il Carpitaly. Con più di 12 mila visitatori proveniente da tutta Europa quest’ anno la manifestazione ha avuto anche il patrocinio dal MIPAAF.

Graziano Giambastiani allo stand Nash

14 mila metri quadri di esposizione, suddivisi in 7 padiglioni hanno ospitato un centinaio di espositori. Moltissimi i brand presenti in pompa magna per approvvigionare un’ orda barbarica di appassionati del mondo del carp e cat fishing.

Gli stand

Il mondo del carpfishing è sempre stato avanti secondo il mio punto di vista rispetto alla tutela dell’ ambiente e del pescato e per primo ha sopportato questa ondata di criminalità proveniente dall’ est europeo che ha decimato le nostre acque in modo criminale e pericoloso.

Non a caso è stata scelta questa come location per l’ organizzazione dell’ evento “Bracconaggio 2.0 – dalle parole ai fatti”. Molti sono stati gli ospiti che sono intervenuti e che hanno portato la propria testimonianza, volontari, politica, forze dell’ ordine, fipsas, tutti allo stesso tavolo coordinati da Matteo De Falco di Pesca TV (SKY can. 236) come moderatore.

Durante l’ incontro è stato proiettato il documentario “braconieri fara frontiere”, realizzato dalla TV rumena per spiegare ai propri connazionali da dove proviene il pesce che acquistano per la loro alimentazione.

Di per certo non è solo convincendo i rumeni a non comperare il pesce importato che si risolverà il problema del bracconaggio ma è comunque un tassello importante della filiera. Se si distrugge la domanda muore anche l’ offerta.

Ma durante il convegno non si è parlato solo di problemi, ma di numeri, di risultati, di prevenzione.

Marco Falciano, coordinatore delle Guardie Ittiche Volontarie FIPSAS di Ferrara, nonostante le minacce di morte ricevute, porta la sua testimonianza di quanto l’ associazionismo ha permesso di fare enormi passi in avanti nella prevenzione e nel fermare questi criminali. I volontari rappresentano l’ occhio della vedetta di polizia e forestale e un po’ per la maggiore conoscenza degli spot di pesca, un po’ perché presenti con più continuità sul fiume, possono fare la differenza.

Sullo stesso tema prosegue anche Pavel Perescu, coordinatore delle Guardie Ittiche Volontarie Eurocarp, raccontando le sue esperienze di pattugliamento continuo e fondamentale lungo le acque del ferrarese e di come si sia potuto attuare una sinergia strategica con le forze dell’ ordine per ostacolare più possibile i bracconieri.

La parola passa alla politica tramite le voci di Corrado Fossati (Movimento Cinque Stelle) e l’ Onorevole Carlo Piastra (deputato della Lega). Il primo conferma l’ appoggio del Governo a lavorare verso un inasprimento sempre più marcato delle pene (ricordiamo infatti che inizialmente un bracconiere colto in flagrante “rischiava” solo qualche centinaio d’ euro di multa amministrativa, ora si parla di migliaia di euro, la confisca di tutta l’ attrezzatura, mezzi compresi e un procedimento penale).

Il secondo conferma invece l’ appoggio della Lega e del Governo di portare a livello europeo il problema in modo che si cominci a pensare ad un’ espansione di tutte le norme che possono contrastare questo fenomeno.

Le forze di controllo erano rappresentate dal Generale del Raggruppamento CITES dei Carabinieri Forestali del CUFA) che ha spiegato come grazie all’ associazionismo, alla Federazione e al supporto dei volontari e delle polizie locali si stia lavorando in un’ intensificazione logistica e strutturale di uomini e mezzi per fermare questa emorragia di pesci e soldi nelle mani della malavita che ha ormai raggiunti modalità di gestione di clan e di famiglia che ricordano lo stampo mafioso.

Massimo Rossi e Sergio Schiavone per la FIPSAS aprono porte e dialoghi con tutti, anche i non iscritti, per poter fare fronte comune mettendo a disposizione rete di contatti e capacità di dialogo con le istituzioni.

Per chi volesse approfondire ecco il video della televisione rumena:

Il bracconaggio ittico nelle acque interne è un fenomeno predatorio senza pari.

In 4 anni decine di bande di predoni provenienti dall’ est europeo, e dalla Romania in particolare, hanno calato kilometri di reti distruggendo e rubando un patrimonio che la maggior parte degli italiani non sospetta nemmeno possa esistere nei nostri corsi d’ acqua.

Non avevamo la consapevolezza dei numeri e della portata di questo fenomeno che è in grado di generare milioni di euro dal traffico illecito di tonnellate di pesce, pescato, se possiamo usare questo termine, con modalità assolutamente vietate, dannose per l’ ecosistema nonché distruttive per la fauna ittica.

Oggi abbiamo i numeri: pescatori, volontari, politica, istituzioni, tutti hanno le prove sotto i propri occhi ma c’è bisogno di leggi e della politica. L’ Università di Ferrara in seguito a dei campionamenti ha stimato una perdita dal 30 al 50% di biomassa, canali famosi per la loro ricchezza come il canale di Ostellato o i canali Acque Alte e Basse di Codigoro sono ormai stati svuotati completamente dal pesce.

Gli strumenti utilizzati vanno dalle reti a tramaglio, fisse o a strascico, utilizzate magari assieme a elettrostorditori o a veleni e fertilizzanti agricoli. Metodi brutali che uccidono qualsiasi forma di vita presente nello specchio d’ acqua.

Oggi tra associazionismo, volontariato e una sinergia efficiente tra le forze dell’ ordine e corpo forestale, si sta iniziando a dare un segnale forte a questi delinquenti.  Nuovi piani operativi, potenziamento delle attività di controllo, vigilanza e repressione stanno portando i primi importanti risultati.

Queste le trascrizioni delle interviste realizzate:

Intervista a Marco Falciano:

Matteo De Falco intervista Marco Falciano

Matteo De Falco: Una parte importante del convegno ma anche una parte importante di ciò che noi pescatori possiamo fare nella lotta al bracconaggio è sicuramente il comprendere quanto l’ associazionismo possa essere un’ arma importantissima nel contrasto al bracconaggio e qui di fianco a me ho Marco Falciano che ha fatto proprio di questo concetto, un concetto suo e che ha portato Marco dei risultati, fammelo dire veramente importanti.

Marco Falciano: Tangibili dai, possiamo dire che sicuramente i risultati  sono tangibili ce l’ abbiam messa tutta fin dall’ inizio ci dicevano “non ce la farete mai” voi con le guardie non vi permetteranno mai di fare niente il reato di bracconaggio non lo approveranno mai come legge ci abbiamo messo tanto impegno,

abbiamo avuto anche sicuramente qualche colpo di fortuna la fortuna sicuramente  di avere un gruppo che lavora veramente bene Ho già citato alcuni capisaldi, quelli che senza di loro non avremmo fatto quello che abbiamo fatto Alessandro Pagliarini, Michele Valeriani sono loro che hanno praticamente tirato i fili

noi abbiamo semplicemente continuato la loro azione portato tanti giovani ragazzi perché questa è una battaglia che si combatte anche tra giovani pescatori quindi c’è anche la voglia, diciamo che,  di riprendersi il proprio territorio di rispettare la legalità e di poter riportare la pesca nei canali

Con questo gran gruppo e con anche una grandissima collaborazione di forze dell’ ordine e politica siamo riusciti dal niente che avevamo ieri dove il bracconaggio era sanzionato dai 400 – 500 – 600 euro

di pura sanzione amministrativa oggi abbiamo sanzioni che superano i 10.000 euro abbiamo la confisca dei mezzi e degli attrezzi utilizzati abbiamo un nucleo specifico di carabinieri forestali che si occupano esclusivamente di bracconaggio ittico su tutto il territorio nazionale aiutati ovviamente da noi volontari

quindi questo ha prodotto dei risultati concreti sia nella zona lombarda che nella zona di Rovigo

e aspettiamo che questi risultati, sono convinto che sarà così arrivino anche a Ferrara

Matteo De Falco: Marco grazie, hai detto esattamente quello che è successo è molto importante la partecipazione attiva e non da social dei pescatori perché abbiamo bisogno di gente sul campo.

 Intervista a Pavel Perescu

Matteo De Falco intervista Pavel Perescu

Matteo De Falco:bene, dopo aver parlato con Marco Falciano di quanto possa essere importante l’ associazionismo per quello che riguarda anche un fenomeno come il bracconaggio, voglio parlare con Pavel Perescu che ringrazio per essere con noi di una parte più operativa Pavel, cioè tu sei l’ amministratore di Eurocarp club che è un club di pesca che si muove  nei territori del ravennate e del ferrarese.

Ma quanto importante è trasferire alle forze dell’ ordine  la conoscenza che i volontari hanno del loro territorio?

Pavel Perescu: Be’ l’ importanza dei volontari sul territorio è fondamentale perché purtroppo le forze dell’ ordine sono rimaste veramente in poche e non riescono sempre a coprire tutto il territorio quindi “il volontario” sono degli occhi sui canali e sui fiumi che riescono a portare delle informazioni importantissime

alle forze dell’ ordine noi abbiamo una collaborazione con le forze dell’ ordine con i carabinieri, con la polizia provinciale di Ferrara e di Ravenna dove noi, tutte le segnalazioni, tutto quello che vediamo,

di illecito sui fiumi e sui canali, le giriamo a loro quindi il volontariato è di fondamentale importanza sui canali.

Matteo De Falco: Assolutamente si, lo abbiamo detto in moltissime occasioni quanto i pescatori debbano assurgere al ruolo di sentinelle dell’ ambiente e Pavel e i suoi amici e come lui molti altri lungo tutta la nostra penisola svolgono veramente questo ruolo che è davvero fondamentale.

Ci sono state delle occasioni Pavel in cui sono state proprio le vostre indicazioni a far sì che le forze dell’ ordine riuscissero ad intervenire in alcuni casi?

Pavel Perescu: Si, sono state tantissime segnalazioni quando le forze dell’ ordine sono intervenute

e l’ultimo esempio è stato il 2 di gennaio quando li abbiamo trovati sempre sul canale circondariale di Ostellato li abbiamo avvisati, abbiamo avvistato i bracconieri, abbiamo chiamato le forze dell’ ordine

che sono intervenute tempestivamente e sono riuscite a fare il penale a due bracconieri dell’ est.

Matteo De Falco: Questa è veramente la prova provata di quanto sia importante quello che stiamo dicendo

quindi ragazzi non dimenticatevelo mai non molliamo il colpo, continuiamo a denunciare continuiamo a telefonare e soprattutto  vi sia chiarissimo quanto le associazioni di volontari possono avere un ruolo assolutamente fondamentale nella tutela, nella preservazione del nostro territorio, grazie Pavel per essere stato con noi.

Intervista all’ Onorevole Carlo Piastra

Matteo De Falco: La necessità è quella di avere assolutamente la politica dalla nostra parte è un piacere avere con me l’ Onorevole Carlo Piastra della Lega.

Onorevole, anche per estrazione culturale il vostro partito è sempre stato molto legato al territorio. Siete stati i primi a comprendere quanto il problema del bracconaggio fosse un problema esteso e si stesse estendendo. Adesso sta diventando quasi un problema di dimensioni europee è il caso di cominciare davvero a pensare ad un’ espansione di tutte le norme che possono contrastare questo fenomeno?

Carlo Piastra: Tante persone che erano presenti oggi in questo convegno hanno parlato proprio di associazionismo  quindi assolutamente in tema e al centro dell’ attenzione anche del nostro partito

a livello anche europeo  perché fra un po’ ci saranno le elezioni europee e questo sarà ovviamente un altro appuntamento importantissimo, un appuntamento di grande cambiamento su cui dobbiamo essere sul pezzo.

Matte De Falco: Io ho la certezza che continuerete a seguire con attenzione da vicino il problema

anche perché il nostro Ministro dell’ Interno ha manifestato chiaramente il suo interesse nei confronti della pesca ricreativa e quindi io mi auguro che voi continuiate ad aiutarci in questa che è una lotta veramente importante.

Carlo Piastra: Matteo ovviamente è sensibile anche per passione perché è un pescatore e conosce bene

il vostro mondo che tra l’ altro è anche un po’ il mio. Conoscere tanti ragazzi che si mettono in prima linea

per cercare di salvaguardare i nostri fiumi  quindi noi saremo assolutamente pronti a combattere questa battaglia per tutti coloro che sul territorio cercano di salvare i nostri fiumi che subiscono danni secondo le stime dell’ Università di Ferrara del 30% di fauna ittica depredata. Quindi noi dobbiamo essere pronti con la politica ci mettiamo la faccia, ci mettiamo l’ impegno.

Intervista Generale Massimiliano Conti.

Matteo De Falco intervista il Generale Massimiliano Conti

Matteo De Falco: E’ un vero onore per noi avere in trasmissione in “Parliamo di pesca” il Generale Massimiliano Conti che è davvero colui il quale tira le fila di un’ attività che è sempre più complicata

ma che ha dato Generale dei risultati davvero importanti fin da subito grazie anche alla preparazione incredibile dei suoi uomini.

Gen. Massimiliano Conti: la ringrazio molto, si ecco, dal 2017 al 2018 abbiamo avviato una campagna mirata più strutturata sul contrasto al bracconaggio ittico nell’ intero territorio nazionale in particolare lungo tutto il delta del Po dove il fenomeno è particolarmente massivo e ha una sua strutturazione particolarmente capillare. E’ un lavoro particolarmente significativo ma sul quale dobbiamo lavorare su due livelli quello territoriale e quello anche internazionale come si è detto i bracconieri provengono perlopiù

dai paesi dell’ est, sono ben identificati si muovono in diversi paesi europei e quindi anche a livello di rapporti di polizia, di europol e interlpol è fondamentale conoscere le dinamiche del fenomeno

mantenendo però una presenza costante sul territorio per evitare cali di tensione nel contrasto.

Matteo De Falco: All’ inizio sono sicuro nemmeno voi immaginavate l’ estensione di questo fenomeno e probabilmente nemmeno la metodologia  che lei stesso  ha definito nel suo intervento al limite del mafioso quasi no? ci sono dei punti di contatto addirittura?

Gen. Massimiliano Conti:  Allora, qui il merito anche della federazione pesca sportiva che ha menzionato anche agli addetti ai lavori  quindi alle forze dell’ ordine, immagino  anche all’ opinione pubblica al mondo politico un fenomeno che qui è evidente magari a livello nazionale non era stato regolarmente attenzionato

Il metodo di queste organizzazioni criminali perché ripeto, non è un pescatore di frodo, ci sono le vedette, c’è il pescatore, c’è il trasportatore, a livello internazionale c’è il venditore prevede una suddivisione del territorio, un controllo assoluto, dell’ atto illecito sul territorio, con una suddivisione tra famiglie e clan

che riprende modelli tipici diciamo dello stampo mafioso sotto questo aspetto senza dubbio. Gli interessi che abbiamo rappresentato oggi nel convegno a livello di business e di affari ci fanno capire che questo business è attenzionato e lo sarà pure in futuro se non viene contrastato adeguatamente da organizzazioni criminali sempre più strutturate proprio per il forte guadagno economico che se ne ricava

Matteo De Falco: Generale, io mi sento un po’ più sicuro sapendo che ci siete voi  perché gli interventi che avete svolto sul territorio sono stati interventi precisi, puntuali che hanno portato fatti concreti e noi ne avevamo assolutamente bisogno so che anche lei non ci lascerà soli e quindi grazie per quello che state facendo.

Gen. Massimiliano Conti:  ci impegneremo per il 2019 a confermare e a rafforzare ancora di più l’ attività di controllo e la sinergia con le guardie giurate, le guardie volontarie e il preziosissimo contributo delle polizie locali.

Matteo De Falco: Grazie Generale Massimiliano Conti.

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